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OFFIDA – E’ stata davvero una bella serata quella trascorsa con l’ex attaccante del Torino, Paolo Pulici più noto come ‘Puliciclone’. L’incontro organizzato dal Panathlon Club di Ascoli in collaborazione con il Toro Club Offida e l’amministrazione comunale di Offida, ha visto la folta partecipazione di tanti appassionati di calcio, non solo tifosi del Toro. Paolino Pulici ora fa l’allenatore nella Scuola Calcio della società sportiva Tritium di Trezzo sull’Adda vicino Milano, che porta il suo nome, e ha partecipato volentieri all’incontro sul tema ‘I valori dello sport e la formazione del giovane calciatore”, tenutosi all’interno della splendida ambientazione del teatro “Serpente Aureo”. la serata si è poi conclusa al ristorante Villa San Lazzaro tra bandiere granata e proiezioni di video e foto di Paolino Pulici con una torta finale naturalmente a tinte granata.

 LA GIOIA DEL SINDACO – Il sindaco Lucciarini e il suo vice, entrambi tifosi della Juventus, si sono prestati anche molto simpaticamente, al racconto dei tanti derby vissuti da Pulici. “E’ un onore per me – ha detto il primo cittadino – ospitare qui ad Offida un campione vero come Paolo Pulici. Un vero esempio di sportivo leale, combattivo e grintoso, ma anche rispettoso delle regole. Un avversario temibile ma leale che rappresenta una delle grandi bandiere del calcio italiano”.

PARLA IL BOMBER – “Ringrazio davvero tutti – ha detto Pulici – perché è sempre piacevole abbracciare il popolo granata anche a distanza di così tanti anni. Ora mi dedico ai più piccoli e devo dire che mi sto togliendo tante altre bellissime soddisfazioni. Credo che il calcio debba ripartire proprio dal gusto di allenare i ragazzi, di farli crescere con una cultura sportiva diversa da quella che c’è oggi basata solo sul ‘Dio Denaro’. Gli istruttori, i tecnici, ma anche i dirigenti e soprattutto le famiglie, devono cambiare atteggiamento nei confronti del calcio. Rispetto delle regole, rispetto dell’arbitro, rispetto dell’avversario, cercare in tutti i modi di agguantare con determinazione e la ‘giusta cattiveria agonistica’ la vittoria, ma saper accettare la sconfitta e la bravura di chi ti ha battuto. Sono tutti principi basilari che nel calcio abbiamo perso, ma che dobbiamo recuperare perché dall’educazione dei piccoli atleti nascono poi dei grandi uomini. Certo è anche il mio sogno tornare al Toro – ha concluso Pulici – ma non me lo hanno mai chiesto, e alla fine sto benissimo alla Tritium dove cerco ancora di inculcare ai miei giovani calciatori quello spirito che si respirava nel mitico stadio ‘Filadelfia’ dove è nato il Grande Torino”.