SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovi appuntamenti per il Premio Bizzarri; per la sezione in concorso Confini Mobili sarà proiettato il documentario del regista austriaco Nikolas Geyrhalter “Abendland”, alle ore 18 a Palazzo Piacentini si percorreranno le realtà della notte, tra uffici postali, centri di permanenza temporanea, proteste e vita. A Paese Alto i lavori continueranno in serata alle 21.30 con il documentario fuori concorso “In me non c’è che futuro. Ritratto di Adriano Olivetti” di Michele Fasano per la sezione Cinema Industriale.
INIZIO LAVORI – Gli incontri iniziano questa mattina alle ore 10 nell’aula magna dell’Itc Capriotti con il workshop “Una vita di passione per il documentario” a cura del regista Loris Rossi, con interventi del ricercatore universitario Riccardo Bernini e l’autrice tv e regista Graziella La Rosa. Nella Sala Bizzarri in via Gronchi 11 al quartiere Agraria ci saranno invece due proiezioni a partire dalle ore 17, per la sezione “Dal sud al nord dall’est all’ovest”, “A fairy-tale valley in the carpathian mountains” di Reinhard Kungel e a seguire “A monastery in the Pyrenees” di Titus Faschina.
A PALAZZO PIACENTINI – A Palazzo Piacentini alle 16 è la volta di “The horse boy” di Michel Orion Scott, vincitore di vari premi grazie al racconto intimo e epico di una famiglia che parte dagli Stati uniti per attraversare la Mongolia a cavallo nella speranza di aiutare il figlio affetto da autismo, un tema analogo a quello trattato nel libro “Se ti abbraccio non aver paura” di Fulvio Ervas; a seguire l’omaggio a Giuseppe Ferrara con “Minatore di Zolfara” che ricostruisce la tragedia della zolfara siciliana di Gessolungo, in provincia di Caltanissetta, in cui morirono 23 operai.
LA SERATA – In serata, prima del documentario su Adriano Olivetti, per la sezione “Cinema Industriale” curata da Gualtiero De Santi e Enzo Eusebi sarà proiettato “Manon finestra 2” di Ermanno Olmi, lavoro giovanile girato tra i lavoratori di un impianto idroelettrico in montagna.
