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Naturali o tatuate era il dilemma, oggi la questione è se spinzettarle o lasciarle infoltire; le sopracciglia incorniciano il volto e la loro forma influisce molto sullo sguardo, definendo un compromesso perfetto tra naturalezza e maquillage. Qualcuno ha rispolverato il monociglio alla Frida Kahlo, piuttosto si potrebbe optare per una curva anni Sessanta ben disegnata e infoltita. Ovviamente ogni volto dovrà valutare il giusto spessore.

LA STORIA DELLE SOPRACCIGLIA – Anche le sopracciglia hanno una storia e le più attente curatrici d’immagine offrono un’accurata carrellata di periodi e icone di riferimento. Senza andare troppo lontano nel tempo, solo il Novecento propone un continuo cambiamento, dagli anni ’20 quando le sopracciglia erano sottili e arrotondate, agli anni ’40 quando erano più piene nella loro rotondità; negli anni ’50 si vede l’angolo per la prima volta, ripreso nel minimalismo anni ’90 e poi estremizzato con le ali di gabbiano tatuate sulle starlet del 2000.

ALLO SPECCHIO – Quindi affiliamo le pinzette e scaldiamo le cere, guardandoci allo specchio potremmo facilmente capire quali sono le sopracciglia che donano al viso la giusta dolcezza, senza rischiare di avere l’involontaria espressione corrucciata o l’eterno sguardo esaltato. Perciò lasciamole infoltire un po’ a seconda della pienezza del volto, facciamole iniziare perpendicolarmente alla narice  e poi incurviamole dolcemente in modo che abbraccino la palpebra; nessun timore a chiedere all’estetista la forma congeniale alle singole caratteristiche del volto dato che non siamo state fatte in serie.