LE MARCHE– Nell’ambito del seminario organizzato dalla Cna “Nuovo apprendistato professionalizzante”, tenutosi a Portonovo, sono stati diffusi alcuni dati sull’apprendistato e presentato l’accordo stipulato tra la Regione Marche e le parti sociali per il sostegno all’apprendistato, con l’obiettivo di farne lo strumento principale per l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani. Sono 24.339 gli apprendisti occupati nelle aziende marchigiane, di cui il 40% nelle imprese artigiane. Seppur in calo di 5.543 unità rispetto al 2008, ultimo anno prima della crisi, questa tipologia contrattuale resta comunque una porta importante aperta sul mondo del lavoro.
RENATO PICCIAIOLA – Il presidente della Cna Marche ha commentato così i nuovi dati: “Le Marche sono una delle poche Regioni del centro e del sud, insieme alla Puglia e all’Abruzzo, dove gli apprendisti coinvolti in attività formative pubbliche sono superiori alla media nazionale ed in linea con le medie delle Regioni del nord. Nella nostra Regione gli apprendisti iscritti in attività formativa pubblica sono quasi 8.000 mentre nel 2008 erano 5.261. Un indubbio merito della Regione, che ha impegnato risorse per quasi 5 milioni di euro e delle Province che hanno la delega per le politiche formative”. Al seminario sono intervenuti Filippo D’Andrea, direttore dell’Ecipa Cna nazionale, Maurizio De Carli, dipartimento relazioni sindacali della Cna. Per le Marche erano presenti Giuseppe Soverchia dell’assessorato formazione e lavoro della Regione e Aldo Tiberi della Provincia di Pesaro – Urbino. “Nonostante la crisi in atto” ha concluso Picciaiola “il numero di apprendisti il cui contratto è stato trasformato a tempo indeterminato è comunque rimasto stabile nel 2009 ed è aumentato negli anni successivi di quasi il 10%. Rispetto agli altri contratti temporanei, l’apprendistato continua ad offrire maggiori possibilità di passare ad una condizione lavorativa stabile”.
L’ACCORDO – Durante il seminario è stato presentato l’accordo stipulato tra la Regione Marche e le parti sociali per il sostegno all’apprendistato. Secondo l’accordo spetta alla Regione “definire le modalità di attuazione dell’offerta formativa volta al potenziamento delle competenze di base e trasversali dei giovani”, mentre saranno le parti sociali a “individuare le modalità di attuazione della formazione tecnico-professionale, coinvolgendo anche gli enti bilaterali ed i fondi interprofessionali.” L’obiettivo è quello di costruire un legame forte fra l’apprendistato e la formazione continua, lasciando alle parti sociali la responsabilità di progettare e realizzare un sistema di offerta formativa a supporto della crescita del sistema produttivo.