SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quattro arresti per droga e altre due persone, destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare, attualmente irreperibili. E’ la conclusione delle indagini scattate a febbraio a seguito della morte di un ventisettenne sambenedettese per abuso di sostanze stupefacenti. L’esame del cellulare e le intercettazioni hanno portato a identificare il capo dell’organizzazione che coordinava lo spaccio di droga dall’Abruzzo alle Marche.
L’ORGANIZZAZIONE – L’organizzazione, che gestiva lo spaccio delle sostanza, faceva capo a un magrebino aiutato dalla sua convivente di origine italiana e operava tra Martinsicuro e Alba Adriatica con l’ausilio di diversi corrieriche portavano la droga in Abruzzo, utilizzando anche gli autobus di linea da Napoli, e che la smerciavano in tutta la riviera.
LE INDAGINI – Dal Commissariato di Polizia sambenedettese sono partite le indagini che hanno operato in stretto contatto con la Squadra Mobile di Teramo diretta dal dottor Gennaro Capasso. Alba Adriatica, Martinsicuro, San Benedetto e Ascoli Piceno le città nel mirino dei controlli su strada, inoltre è stata perquisita l’abitazione della coppia; le operazioni hanno portato al sequestro di sostanze, dei cellulari utilizzati per gli accordi e all’identificazione dei giovani pusher.
AD OGGI – Ad oggi sono state emesse dal Gip di Teramo Giovanni De Renzis, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo Irene Scordamaglia, cinque ordinanze di custodia cautelare più un’altra su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di L’Aquila Antonio Altobelli ed emessa dal Gip Silvia Reitano. Quattro gli arresti per mano del Commissariato di San Benedetto e le Squadre Mobili di Ascoli e Teramo, due sono latitanti e per loro è scattata la ricerca in campo internazionale.