ASCOLI PICENO – Un detenuto bulgaro di 32 anni attende da ormai cinque mesi di essere trasferito nel suo Paese, per scontare il resto della sua pena. L’uomo, invece, si trova ancora nel supercarcere del Marino. La segnalazione arriva da Antigone. Il detenuto, secondo una sentenza definitiva di condanna doveva essere espulso dall’Italia per dieci anni.
LA VICENDA E LA CONDANNA – S. S. era stato arrestato nel maggio del 2011 con altri due connazionali, per aver clonato carte di credito e tessere bancomat applicando apparecchi skimmer agli sportelli automatici di alcuni istituti di credito ascolani. “Attende di essere liberato dall’aprile scorso, mese in cui la sentenza è diventata definitiva”, spiega Samuele Animali, presidente di Antigone Marche. “Sto cercando di capire insieme alla Questura – spiega l’avvocato fermano Beatrice Indiveri – perché la sentenza, che si basa su una normativa chiarissima – non sia stata ancora applicata. Fra l’altro, se anche non avesse avuto diritto a beneficiare di questa norma, Stefanov avrebbe potuto godere della sospensione della pena, e dunque della scarcerazione. Chi gli restituirà questi mesi di morte civile?”.