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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – All’apertura del Consiglio, votata all’unanimità la sostituzione di Maria Rosa Ferritto con Riego Gambini per il Movimento CinqueStelle. Primo no del neoconsigliere , mentre si è astenuto il resto dell’opposizione, circa la ratifica della delibera per inserire nel bilancio 2012 gli introiti del Consorzio per il Bacino Imbrifero e del gruppo Gabrielli nella realizzazione di distributori di acqua potabile nel territorio, ritenendo esoso sia l’intervento che i costi di gestione.

ACQUA AGLI STABILIMENTI –Approvata a maggioranza la delibera che ripristina al 2011 la tariffa dell’acqua non potabile agli stabilimenti balneari; critico Vignoli sulla gestione del wifi sul lungomare, seguito da Pellei e Gambini, mentre la capogruppo Pd Emili ha sottolineato come si sia comunque riusciti all’erogazione del servizio nella zona turistica.

GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI – Approvazione con maggioranza dello schema di convenzione in vista dell’entrata in attività dell’Assemblea Territoriale d’Ambito per la gestione integrata dei rifiuti urbani, anche se Vignoli e Gambini hanno esternato la loro critica sulla formazione della norma che svuoterebbe delle competenze i Consigli comunali, mentre Marinucci ha criticato l’introduzione nell’Ata della presenza della Provincia, organi di cui tutti a parole chiedono l’abolizione.

REGOLAMENTE PER LA PARTECIPAZIONE – Approvato anche il nuovo Regolamento per la partecipazione che prevede, secondo l’emendamento di Marinuccio, la costante verifica delle associazioni operative attraverso una loro relazione sulle attività svolte con il relativo bilancio.

ALLAGAMENTI – Punto focale e atteso la relazione sui danni alluvionali e le relative azioni messe in campo. Ricordando che la città non ha una completa separazione tra acque bianche e nere, il sindaco ha esternato la strategia di alleggerire il più possibile le reti fognarie utilizzando il più possibile i fossi. “In più esiste un problema di corretta manutenzione delle reti di cui non sempre si ha una conoscenza completa, interventi errati, interventi che hanno risolto i problemi da una parte e creati da un’altra”, emerge dal Consiglio. “In ogni caso – prosegue il sindaco Gaspari – sono questioni che trasciniamo da moltissimi anni  e non va dimenticato che per anni la Ciip ha avuto una scarsa attenzione su questo territorio. Circa i danni subiti dai cittadini dalle ultime alluvioni – ha aggiunto – indipendentemente dai soldi che arriveranno dallo Stato tramite la Regione, abbiamo deciso di destinare delle somme a parziale risarcimento, soprattutto per le zone dove gli allagamenti si ripetono ciclicamente“.

I LAVORI PREVISTI – In partenza, quindi, alcuni interventi come quelli per la raccolta e lo smaltimento delle acque bianche in piazza San Giovanni Battista e per la zona San Pio X, anche se non risolutivi fino a quando non verranno intercettate le acque provenienti dalla zona collinare. Pe l’Agraria e la zona Ballarin sono stati spesi circa più di 800mila euro, mentre in avvio lavori ben più costosi. Di fronte ad una più attenta manutenzione delle pompe nei sottopassi, è stata sollecitata una maggiore attenzione degli enti e un chiarimento di competenze per le problematiche relative a Fosso dei Galli e all’area del torrente Ragnola.

I COMMENTI DELLE PARTI –  “Piunti ha chiesto subito di attuare interventi più piccoli che allevino i disagi, Pasqualini ha dato voce all’angoscia degli abitanti di Porto d’Ascoli, chiedendo interventi minori per rallentare il flusso delle acque e un intervento più puntuale della Protezione civile per chiudere le strade allagate ed evitare i danni provocati dalle auto in transito. Per Gambini dovremo sempre più spesso fare i conti con fenomeni violenti e quindi urge dare risposte non sperimentali e bisogna porre un limite all’espansione della città. Assenti ha chiesto di mettere da parte reciproche accuse relative al passato e varare un piano straordinario che pensi a potenziare la manutenzione ordinaria e anche a forme di mobilità alternative in caso di blocco della circolazione. Emili ha proposto di sottoporre i progetti in campo ad un confronto con i cittadini ed ha chiesto un maggior coinvolgimento degli enti preposti al controllo della manutenzione del territorio. Vignoli ha affermato che i quasi 900mila euro sinora spesi hanno dato un bilancio piuttosto magro, ha proposto la costituzione di squadre di volontari di quartiere che affianchino Polizia Municipale e operai comunali ed ha chiesto priorità assoluta agli interventi utili nell’immediato ad alleggerire la paura dinanzi a piogge torrenziali”.

LA REPLICA DEL SINDACO – Di replica, il primo cittadino ha annunciato che i 6,5milioni per il potenziamento del depuratore nel programma di investimento Ato saranno usati anche per la separazione delle reti fognarie, ma indubbia l’utilità dei piccoli interventi di manutenzione e miglioramento; accolta, infine, la proposta di sottoporre i progetti redatti al vaglio di chi vive i quartieri che meglio conoscono i problemi subiti.