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FOLIGNANO – Un rientro dalle ferie più amaro del previsto. L’opposizione in vista del consiglio comunale, affila le armi: “Le vacanze forse hanno ispirato il sindaco, che si appresta ad approvare atti che non solo hanno un risvolto negativo per le casse del Comune, ma che appaiono prive di senso e di prospettiva in termini di crescita per il territorio”.

L’ANALISI DELL’OPPOSIZIONE, PUNTO PER PUNTO – “Durante il periodo estivo l’amministrazione ha approvato la demolizione della casa gialla di Via Ancona, un immobile comunale ottenuto dalla cessione del vicino lotto edificato ultimamente. Presentato in campagna elettorale da entrambe le parti come una struttura a servizio dei cittadini per un poliambulatorio medico o per un centro aggregazione giovanile, oggi si ritiene inutile e decidono di buttarlo a terra per sconosciute ragioni, causando un danno all’ente per circa 250mila euro, nonchè la perdita della volumetria edificata e le spese di demolizione. Come se non bastasse, nel prossimo c.c. si discuterà dell’intenzione di vendere la farmacia comunale di Piane di Morro, l’unica fonte di introiti extra-statali, che verrà ceduta a imprenditori privati che per ovvie ragioni potrebbero essere interessati all’acquisto per pochi spiccioli di un’attività in forte deficit a causa degli eccessivi costi fissi a suo carico, sicuramente mal gestita dall’ ente, nonostante ci fosse la presenza di un amministratore spesato dal comune che non si è preoccupato di provvedere all’insediamento di medici di base sul territorio ed a utilizzare tutti i mezzi per scongiurare la decisione di privarsene per sempre”.

LE QUESTIONI IRRISOLTE – “Che fine hanno fatto il nuovo lotto del cimitero, la palazzina a Piane di Morro per l’ufficio postale e il centro anziani, i marciapiedi a Case di Coccia e la struttura polivalente ferma da tre anni nonostante ci fossero i soldi e i nuovi campi da calcio in sintetico. A chi attribuiamo la colpa se a Villa Pigna transitano i passeggini dove passano anche le auto? Sicuramente a chi lo ha sventolato ai quattro venti non meno di tre anni e mezzo fa. Tutto è stato ritrattato da quando hanno preso piede i partiti a cui hanno promesso obbedienza gli amministratori del comune di Folignano, i politici  che tanto ci tengono ad essere ringraziati sui manifesti hanno solo tolto ai nostri cittadini il valore del  voto che è sempre stato espressione della democrazia. E dire che eravano noi a non permettere al sindaco di portare avanti la sua attività amministrativa, fortuna che non ci siamo più”.