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ASCOLI PICENO – La provincia di Ascoli è al 22º posto in Italia per attrazione turistica secondo un rapporto tra presenze nelle strutture ricettive ed abitanti sul territorio. Lo confermano le elaborazioni dell’ufficio studi della Confartigianato sulla base di dati Istat. Con 9,9 giornate all’anno di presenze in strutture ricettive per ogni abitante, preceduto dalla Provincia di Udine e seguito da quella di Lucca, il Piceno risulta una Provincia a spiccata vocazione turistica

 

I DATI– Sono relativi alla capacità di attrazione dei consumi turistici dei territori italiani e sono basati sull’incidenza delle presenze di italiani e stranieri nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante, come media del periodo 2005-2010. Emerge che la Provincia a maggiore attrazione turistica è Bolzano con 55,4 giornate di presenza annue per abitante, seguita a breve distanza da Rimini con 51,6 giornate di presenza per abitante. A maggiore distanza Venezia con 38,7 giornate di presenza per abitante, Trento con 28,9 giornate di presenza per abitante, Grosseto con 25,5 giornate di presenza per abitante, Valle d’Aosta con 25,1 giornate di presenza per abitante, Livorno con 22,9 giornate di presenza per abitante, Belluno con 22,2 giornate di presenza per abitante, Savona con 20,3 giornate di presenza per abitante e Siena con 17,4 giornate di presenza per abitante. Per le Marche, oltre ad Ascoli, c’è Ancona, ma al trentottesimo posto.

 

MORENO BRUNI – “Un segnale positivo – commenta il presidente della Confartigianato interprovinciale di Ascoli e Fermo, che è anche membro di giunta della Camera di Commercio di Ascoli Piceno – in uno scenario preoccupante, a dimostrazione che il turismo può essere uno dei settori fondamentali per la ripresa, considerando l’importanza dello stesso anche per il mondo dell’artigianato. Il patrimonio storico e artistico dei nostri comprensori può rappresentare l’elemento chiave per lo sviluppo sostenibile; è urgente, pertanto, mettere a sistema le iniziative e le possibilità di ricezione che il territorio esprime, responsabilità urgenti quanto necessarie dalle quali la buona politica non può tirarsi indietro”.