ASCOLI PICENO – La crisi ha inciso negativamente sul settore delle costruzioni. Dati di Confartigianato dimostrano che nel 2012 c’è stato un calo del 2,31% rispetto all’anno precedente con 3.470 imprese registrate del settore costruzioni (considerando che in media, in Italia, il calo è stato dell’1,17%). Di queste imprese, 2.358 sono artigiane (ovvero il 68%) con un calo registrato del -2,64%.
IL PRESIDENTE FRANCESCO SILVI – presidente del settore edilizia della Confartigianato interprovinciale di Ascoli e Fermo ha commentato: “Un dato che preoccupa e che fa ulteriormente riflettere sull’emergenza che attanaglia le imprese edili del nostro territorio portandole verso una graduale emorragia di posti di lavoro. Quello delle costruzioni, in un contesto generale con piccolissimi segnali di ripresa, resta ancora un settore in gravissime difficoltà, come conferma anche il dato relativo all’andamento del mercato immobiliare”. Un mercato che, nel primo trimestre 2012, ha visto gli agenti immobiliari segnalare un calo dei prezzi del 69,1%, rispetto al 4% del 2011, con i venditori che hanno dovuto applicare sconti medi del 14,3% rispetto al 12% dell’anno precedente. Per la Confartigianato di Ascoli Piceno si tratta di una situazione di sofferenza ancora più accentuata poiché si ripercuote inevitabilmente su un indotto esteso ed eterogeneo, dove rientrano installatori, manutentori, impiantisti idraulici ed elettrici, falegnami e tutte le maestranze che hanno a che fare con il mondo delle costruzioni.