ASCOLI PICENO – “Le Regioni devono credere nei Comuni e nel patto verticale: solo concedendo ai Comuni nuovi spazi finanziari si potranno sbloccare le politiche di investimento locali, con benefici per le Regioni stesse e per l’intero Paese“. Il sindaco Guido Castelli, delegato Anci alla Finanza locale, commenta i dati diffusi da una circolare Anci-Ifel sulla suddivisione tra le Regioni degli 800 milioni previsti. “Ci saremmo aspettati che in sede di definizione dei criteri di riparto ci fosse stata per lo meno una forte moral suasion nei confronti delle Regioni, nel senso di uno sforzo aggiuntivo delle Regioni stesse nel mettere a disposizione nuovi spazi finanziari”.
LA RIFLESSIONE DI CASTELLI SULLE RISORSE – “La nostra sensazione è che con questa spending review siano stati soprattutto i Comuni a finanziare la parte più cospicua della legge, dato che 500 degli 800 milioni di cui si parla provengono da quello che doveva essere il Patto orizzontale tra i Comuni, e dato che non si sono registrate garanzie dalle Regioni nel senso di un analogo sforzo. L’auspicio è che le Regioni diano un nuovo impulso al patto verticale, mettendoci anche del loro e correggendo le storture. Nella Marche per esempio- spiega Castelli- l’anno scorso la Regione ha messo a disposizione ben 90 milioni per il Patto verticale. Paradossalmente quest’anno si scenderebbe a un quarto di quella cifra, 22 milioni, se non ci sara’ un intervento diretto della Regione stessa”. Stessa cosa, nelle parole del delegato Anci, dovrebbe accadere “anche e a maggior ragione nei territori del Sud, dove negli scorsi anni non tutte le Regioni hanno creduto nel Patto verticale”. I benefici, ribadisce infine Castelli, “sarebbero appannaggio di tutte le comunita’: attraverso le addizionali regionali, l’aumento dei consumi e la crescita generale che sarebbe determinata dalla ripresa degli investimenti dei Comuni”.