CUPRA MARITTIMA – Questo fine settimana in riviera si inizia a “Pensare altro”; parole più che adatte per intitolare la tre giorni di cultura minoritaria per mettere in discussione i pilastri tradizionali su cui poggia la nostra vita quotidiana e ridefinire i legami sociali, basandosi sulla sensibilità, la spiritualità e per antonomasia la poesia e la filosofia.
L’IDEA – L’idea nasce dalla consapevolezza dell’esistenza di una cultura di massa che ci ha portato a non saper distinguere un classico da un maestro di propaganda. Necessario, quindi, una riflessione sulle condizioni culturali del nostro secolo che vive nell’impossibilità della vita sul pianeta sotto il regime liberal-capitalistico. Partendo da questi presupposti l’utopia, che diventa intento, della rassegna è l’indagare modi diversi di pensare che liberino dal circolo vizioso del pensiero unico estremamente legato al pil, alla finanza, alle merci, al marketing e alla comunicazione di massa.
IL PROGRAMMA – Si parte venerdì sera, alle ore 21.30 al cinema Margherita, con “Addio a Lugano, storie di anarchici” curato da Lucilio Santoni con la direzione musicale di Federico Paci, la voce recitante di Piergiorgio Cinì e la voce jazz di Beatrice Bellabarba; gli arrangiamenti dello spettacolo sono a cura di Alberto Albanesi e le musiche affidate al Laboratorio Ensemble. Sabato gli appuntamenti iniziano alle ore 17 con Piero Bottali sul tema “Animalismo e antropocentrismo”, alle 18.30 con Stefano Boni su “Vivere senza padroni” e alle 21.30 Carlo Ghirardato e Gino Troli con la conferenza-concerto “Fabrizio De Andrè, libertà l’ho vista svegliarsi”. Domenica, sempre dal pomeriggio, gli appuntamenti con Luigino Bruni sul tema “Le nuove virtù del mercato nell’era dei beni comuni”, con le conversazioni di Maurizio Maggiani e Filippo La Porta sul pensiero libero di tutti i tempi, infine, in serata chiuderanno la tre giorni la conferenza teatro di Giorgio Colangell e Gianluca Vagnarelli “Sante Caserio, il malato di altruismo”.