ASCOLI PICENO – E’ in pieno svolgimento, a cura di 100 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, un vasto “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio “ che, muovendo da San Benedetto del Tronto e Grottammare, sarà sviluppato lungo tutta la dorsale costiera delle province di Ascoli Piceno e di Fermo, fino a Porto San Giorgio. Pattuglie di finanzieri “in divisa”, supportate da altre in “abiti civili”, stanno dando attuazione a una serie di attività operative volte al contrasto e alla prevenzione di ogni forma di illeciti, dall’abusivismo commerciale alla minuta vendita di merci contraffatte, dall’evasione fiscale – perpetrata, in particolare, attraverso l’omesso rilascio delle certificazioni fiscali “istantanee” (scontrini e ricevute) – allo spaccio delle sostanze stupefacenti.
NOTTE BIANCA OSSERVATA SPECIALE – L’attenzione delle Fiamme Gialle sarà incentrata, in particolare, verso la “Notte bianca” di San Benedetto del Tronto, al contestuale fine, tra gli altri, di concorrere con le altre Forze di Polizia del territorio nel garantire lo svolgimento del peculiare evento nei cardini della massima sicurezza e assoluta legalità.
TUTELARE OPERATORI ECONOMICI REGOLARI – Le operazioni in corso si inquadrano nelle consolidate metodologie d’azione sistematicamente attuate dal Corpo anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare e attualizzare le attività di monitoraggio e analisi del tessuto “economico-finanziario”, strumenti utili per indirizzare più approfondite attività ispettive o di indagine, anche di polizia giudiziaria, verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti di varia natura. In spirito di continuità con il precedente “Piano Coordinato” attuato dallo stesso Comando Provinciale di Ascoli Piceno verso la fine del decorso mese di aprile, l’odierna operazione si prefigge il duplice scopo di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale e illecita concorrenza degli abusivi e di evitare che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.