ASCOLI PICENO – Il territorio protagonista nei punti vendita Oasi e Tigre delle regioni Marche Abruzzo e Lazio grazie alla commercializzazione della pesca della Valdaso QM. Attraverso questa importante iniziativa, i clienti Oasi e Tigre già da qualche settimana possono scegliere tra le referenze ortofrutticole, anche il frutto che si avvale della certificazione QM – qualità garantita dalla Regione Marche. Concessionario per il Marchio QM per la pesca della Valdaso è Nuova Agricoltura, l’Associazione composta da 17 aziende agricole con cui Il Gruppo Gabrielli ha sottoscritto un accordo al fine di promuovere una più efficace aggregazione dell’offerta. Attraverso questa operazione, un frutto tipico del territoriodella Valdaso, ha una garanzia aggiuntiva e raggiunge il consumatore finale attraverso la sola intermediazione della Grande Distribuzione Organizzata.
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO – Il Gruppo Gabrielli ha voluto aderire a questo progetto di valorizzazione delle produzioni locali in linea con la filosofia che muove sempre le scelte strategiche dell’azienda ascolana: promozione del territorio attraverso le eccellenze che esso produce riducendo così gli attori del canale distributivo a vantaggio per gli agricoltori e per i consumatori finali. In questa particolare fase economica, il Gruppo Gabrielli sceglie pertanto di valorizzare e sostenere l’economia locale attraverso il consolidamento del rapporto con i propri fornitori certi della qualità della pesca della valdaso nota per le sue caratteristiche di eccellenza del territorio.
LE PAROLE DEL GRUPPO – “Attraverso la certificazione QM – ha detto Gregorio Martelli, direttore acquisti del Gruppo Gabrielli – la Regione Marche tutela la sicurezza e la qualità agroalimentare. Come azienda abbiamo ritenuto importante aderire a questo progetto e dare la nostra disponibilità a porre sotto la giusta luce un prodotto che può contribuire ad incentivare lo sviluppo economico locale”.
CERTEZZE PER IL CONSUMATORE – La commercializzazione della pesca della valdaso QM significa per il consumatore finale, certezza sul non utilizzo di OGM in tutte le fasi del processo produttivo, individuazione di standard qualitativi significativamente superiori agli standard di legge e definizione di regole tali da poter individuare risultati tangibili in termini di sicurezza alimentare. Queste e tante altre garanzie sono state possibili grazie al lavoro coordinato nel progetto anche degli operatori dell’ASSAM, l’Ente Regionale per l’Agricoltura.
