ASCOLI PICENO – Parcheggi e lavoro. Sono questi i due argomenti sulle quali l’Unione di Centro bacchetta la giunta Castelli. Le critiche giungono da un comunicato a firma di Francesco Petrelli, vicesegretario comunale dell’Udc appunto. Nel documento si evidenzia soprattutto l’incertezza del primo cittadino sulla questione parcheggi e inoltre, viene lanciata una proposta rivolta ai disoccupati.
PARCHEGGI – Ecco alcuni stralci del comunicato. “In un intervista a Il Resto del Carlino pubblicata il 13 novembre 2011 il sindaco di Ascoli dichiarò: “Parcheggi nostri entro luglio” Sul Corriere Adriatico di oggi si legge, in un articolo dello stesso giornalista che intervistò il sindaco Guido Castelli lo scorso anno, che prima della prossima primavera il nuovo sistema gestionale dei parcheggi non potrà partire. L’impressione, o forse molto di più, è che sulla vicenda dei parcheggi il Sindaco e la sua Giunta navigano a vista nella speranza di approdare ad un fantomatico porto senza sapere né come né quando”.
COOPERATIVA PER DISCOCCUPATI – “Ad inizio anno l’attuale Presidente della Provincia e predecessore di Castelli, Piero Celani, di cui il sindaco Castelli si è sempre detto “continuatore”, sostenne la bontà di “eliminare quel 50% di enti intermedi, con consigli d’amministrazione composti per lo più da nominati”, le cui funzioni potrebbero essere svolte dall’ente stesso. Adesso Castelli (sostenuto sostanzialmente dalla stessa maggioranza che tiene a galla Celani, con tanto di assessori dall’una e l’altra parte col doppio incarico da consiglieri), vorrebbe ampliare il parco societario dell’Arengo. Non sarebbe meglio promuovere una cooperativa di disoccupati? Dopo le tante promesse sul lavoro sarebbe un atto concreto”. “Nei giorni scorsi, poi – conclude l’esponente dell’Udc -, qualora a Castelli fosse strategicamente sfuggito, anche il segretario nazionale del suo partito, il Pdl, ha sentenziato che: “A dimagrire deve essere lo Stato”. Il sindaco di Ascoli, insomma, oltre a remare contro corrente, rischia anche di fare orecchie da mercante. Peccato che i compratori (gli Ascolani con sempre meno soldi in tasca) diminuiscono giorno per giorno. Sempre più, ovviamente, sono quelli che, aldilà degl’inganni delle parti, s’augurano la cacciata dal tempio di questo mercante controcorrente”.