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ASCOLI PICENO – Amedeo Ciccanti, parlamentare Udc, dagli scranni di Montecitorio segue con attenzione l’approvazione del decreto legge per la riforma delle Province. La nuova legge imporrebbe due criteri di formazione: soglia minima di 350.000 abitanti e 2.500 kmq. L’esponente dell’Udc sostiene con forza la necessità di un’unica Provincia Ascoli–Fermo, dichiarando “le due province di Ascoli e Fermo, come ho sempre sostenuto, sarebbero obbligate a tornare insieme”.

LA NOTA – “Torno però a insistere su uno schema che proposi nel 1990, una provincia a due teste come Pesaro Urbino, ossia mantenere i due capoluoghi con una distribuzione equa ed intelligente della direzionalità dei servizi, cominciando fin da ora a discuterne senza pregiudizi e senza risentimenti. Se così non fosse, il rischio sarebbe quello di una mega provincia tra Macerata, Fermo ed Ascoli, di circa 600.000 abitanti, risolvendo più i problemi di Macerata che i nostri. Infatti, spetterà al comitato autonomie locali regionale stabilire in quale provincia collocarsi e c’e’ il rischio che Macerata con i suoi 330.000 abitanti, per colmare il deficit di popolazione, faccia ‘shopping’ tra i comuni del nord di Fermo, abbassando sotto i 350.000 il bacino di 368.000 abitanti di Ascoli-Fermo. Credo che Macerata debba erodere comuni verso nord, ossia verso Ancona che ha 400.000 abitanti, al fine di ricomporre le province delle Marche su una equilibrata distribuzione di carichi di popolazione”.