ASCOLI PICENO – Una nota congiunta firmata da Giuseppe Pizi, segretario Unione Comunale PD di Ascoli, Valentina Bellini, vice-Presidente Consiglio Comunale e Stefano Corradetti, capogruppo PD in consiglio fa il punto sulle “polemiche e gli attacchi personali imbastiti sapientemente sui giornali da alcuni esponenti più o meno autorevoli del Partito Democratico”. “La gravità delle situazione politica complessiva richiederebbe ben altri livelli e temi di discussione ma a questo ci costringe l’ottusità e l’arroganza di una classe politica ossessionata dal problema del controllo del potere”.
LA POLEMICA INTERNA AL PARTITO – “Riteniamo quanto meno inopportune le dichiarazioni di autorevoli personalità politiche che si arrogano il diritto di esprimersi in nome del partito democratico in merito a vicende professionali tutte personali della signora Perazzoli: mescolare il livello professionale della funzionaria pubblica al suo ruolo politico di consigliera comunale è quanto meno imbarazzante. Che messaggio confuso può passare tra i nostri cittadini e simpatizzanti? Che i lavoratori impegnati in politica viaggiano su binari diversi da quelli dei comuni mortali? Perché un trasferimento ad altro settore – percepito come punitivo- deve essere collegato alle sue esternazioni politiche? Se si fosse trattato di una promozione, avremmo dovuto pensare che fosse un premio politico e non un merito professionale? Allo stesso modo non possiamo che mostrarci spiacevolmente sorpresi rispetto a investiture assegnate sui giornali a giovani virgulti del PD senza che il segretario abbia sentito l’esigenza non diciamo di consultare ma nemmeno di informare il partito in qualche suo livello assembleare (Assemblea, direzione); e spiace che un giovane, che almeno anagraficamente dovrebbe rappresentare il rinnovamento, non abbia colto quanto di feudale, di vecchio, di inopportuno ci sia in un comportamento così sprezzante della partecipazione e della trasparenza. E’ finito il tempo delle assegnazioni di poltrone farlocche e del carrierismo a tappe dentro i ruoli del partito. Se un giovane non comprende questo cambio epocale, rischia di svolgere purtroppo solo un patetico ruolo di cucciolo di dinosauri destinati -per fortuna- a sparire.
SANITA’, IL PUNTO DI PIZI, CORRADETTI E BELLINI – “Il servizio sanitario del Piceno può trarre la propria forza da un’attività di collaborazione tra le due realtà più significative del territorio e non come qualcuno a San Benedetto sta cercando di fare da una conflittualità perenne tra i due ospedali che invece hanno bisogno l’uno dell’altro per svolgere la propria funzione di servizio al territorio che ha le dimensioni di un quartiere medio grande di Roma. Inoltre, uno dei mali principali della sanità – non solo del Piceno – è la commistione vischiosa tra funzione politica e funzione amministrativa che tanti mali ha portato nella sanità pubblica del nostro paese; questo malcostume di confondere i due momenti nella sanità picena è stato particolarmente evidente nel passato; il rilancio del servizio crediamo parta anche da qui: la parte politica svolga doverosamente la sua funzione d’indirizzo; l’amministrazione faccia le scelte tecniche che le proprie competenze e la propria professionalità ritiene opportune”.