ASCOLI PICENO – Pensando alla manifestazione “L’Altra Italia”, viene da pensare che c’è un’Altra Ascoli! E’ quella delle famiglie ormai allo stremo delle forze e con un’economia in fortissima difficoltà da molto tempo. La crisi nel nostro territorio l’abbiamo anticipata rispetto agli altri, ma i nostri amministratori continuano a non vedere. Sembra di stare su una nave che sta per affondare”. Marco Regnicoli, capogruppo della lista civica L’Alveare va giù duro quasi alla vigilia della kermesse annunciata dall’amministrazione comunale.
LA POLEMICA DI REGNICOLI – “Anziché manifestazioni di vernice, occorre qualche intervento al motore, al telaio, oltre a cambiare comandante ed equipaggio. Abbiamo sicuramente bisogno di confrontarci sulle idee, di attivare laboratori, di investire sulla cultura per una sviluppo diverso, sostenibile, orientato a scenari futuri che dovremmo capire come anticipare. Bene i convegni, ma non quando sono solo occasione di visibilità fine a se stessa e per il cui costo è tutta la collettività a pagarne il prezzo. Siamo orgogliosi della nostra città, della sua credibilità, ma non possiamo continuare a sostenere con i soldi della collettività l’immagine politica del Sindaco anche nei salotti romani targati Popolo della Libertà. Le risorse vanno impegnate in un protagonismo dell’amministrazione comunale nei tavoli concertativi tra i vari livelli istituzionali per alleggerire la pressione fiscale sulle imprese e sostenerle nell’accesso al credito; per finanziare progetti legati all’innovazione ed alla ricerca; nel tentativo di creare processi cooperativi; nell’attivazione di reti di impresa per competere su mercati più ampi. Quello che ancora più spiace è che tra i grandi nomi non si sia trovato lo spazio per la nostra università, i suoi qualificati docenti e gli studenti, potenti vettori di innovazione, perché è al futuro dei nostri giovani che dobbiamo dare una risposta”.