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ASCOLI PICENO – Al leggendario nome di Meco del Sacco, personaggio tra i più controversi e carismatici nella storia della città delle cento torri, sarà dedicata la prossima tappa del Festival dell’Appennino in calendario sabato 30 giugno. Con partenza da Venagrande (ore 15) si proseguirà lungo un tracciato naturale, alle falde del Monte dell’Ascensione, in cui si trovano monumenti e testimonianze storiche importanti come il castello di Montadamo.

LE PAROLE DELL’ASSESSORE –“In collaborazione con il Comune di Ascoli e l’associazione Vena Carpignana andrà in scena un’altra entusiasmante tappa del Festival – dichiara l’Assessore Antonini – oltre alla passeggiata a piedi all’ombra dell’Ascensione, sarà possibile vivere tanti momenti di approfondimento culturale e di intrattenimento che renderanno unico un evento al limite tra storia e leggenda”.

IL PROGRAMMA – Procedendo su sterrati, a ridosso di punti panoramici e immersi nella vegetazione, si arriverà, alle ore 18,30 a Polesio dove la Compagnia dei Folli coinvolgerà i presenti con uno spettacolo ispirato alle vicende e alle tradizioni di un territorio, da sempre, fortemente influenzato da figure discusse come appunto Domenico Savi (Meco del Sacco) che nella sua tumultuosa esistenza si rese protagonista di diversi episodi contraddittori arrivando a subire la persecuzione ad opera della Santa Inquisizione, l’accusa di eresia e la prigionia nelle carceri ascolane. Da ricordare anche la sua fervida azione di proselitismo, l’enorme numero di fedeli raccolti al suo seguito e l’edificazione (intorno al XIV sec.) della chiesa dell’Ascensione sull’omonimo monte (un tempo noto anche come Monte Nero).Dopo lo spettacolo dei “Folli”, sarà quindi possibile cenare presso un punto ristoro allestito dal Comitato locale mentre, a partire dalle ore 21, si potrà assistere al concerto degli Oldways che presenteranno brani tradizionali e di ispirazione medievale. Al termine a bordo di bus navetta si potrà fare rientro a Venagrande.

Per ogni ulteriore informazione è consultabile il sito www.festivaldellappennino.it.