Il made in Marche a tavola fa segnare un aumento del 20 per cento nelle esportazioni e conferma il sempre crescente appeal sui mercati stranieri. A dare la notizia è la Coldiretti Marche sulla base dei nuovi dati Istat sul commercio estero relativi al primo trimestre del 2012. Il valore dell’export nei primi tre mesi dell’anno è balzato da 60 a 72 milioni di euro, mentre il volume dei prodotti agroalimentari è addirittura aumentato del 56 per cento, passando da 72 milioni di chili a 113 milioni. Ancora una volta, secondo Coldiretti, il cibo marchigiano si conferma come un importante veicolo di promozione verso i paesi stranieri, in particolar modo quelli europei, dove finisce circa l’80 per cento delle esportazioni (+6 per cento in valore rispetto al 2011) con Germania, Spagna e Francia in pole position. Un vero e proprio boom si registra però, secondo Coldiretti Marche, sulle piazze asiatiche, dove il valore dell’export è quasi triplicato (da 5,8 milioni a 14,5 milioni di euro). Secondo Coldiretti, le performance positive registrate sui mercati internazionali dal settore più rappresentativo dell’economia reale dimostrano che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l’identità, la cultura e il cibo, essendo l’agroalimentare una leva competitiva formidabile per trainare il Made in Italy nel mondo.
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