Il ricercatore Martin Fussenegger e i suoi colleghi dello Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo hanno creato una versione biologica di due circuiti digitali all’interno di cellule embrionali dei reni. Si tratterebbe di cellule umane capaci di effettuare semplici calcoli aritmetici che potrebbero essere inserite nel corpo in un futuro non troppo lontano, come una sorta di computer biologico. Tali cellule sono in grado di addizionare o sottrarre due numeri binari, rappresentando attualmente i circuiti biologici più complessi mai costruiti. Le cellule realizzate da Fussenegger utilizzano l’antibiotico eritromicina e la floretina (una sostanza naturale presente negli alberi di mele) per rappresentare gli 0 e 1 del calcolo. La reazione di queste molecole produce una proteina fluorescente rossa o verde, che segnala il risultato del calcolo. Tale sistema potrà essere usato dal corpo per diagnosticare malattie, somministrare farmaci o interfacciarsi con apparecchi elettronici.
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