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L’alieno “Boris l’animale“, rinchiuso in un carcere di massima sicurezza sulla luna, riesce a fuggire e a scatenare il panico sulla Terra, a cui dichiara guerra. Ma il suo vero scopo è uccidere l’agente K, che quarant’anni prima lo avevo sbattuto in prigione. L’evasione di Boris risveglia vecchi fantasmi nell’agente K. L’imminente attacco alla terra e la ‘dipartita’ di K, persuadono, così, l’agente J a viaggiare indietro nel tempo, alla ricerca di un passato da modificare perché il futuro della terra sia migliore e K un uomo finalmente felice.

CONSIDERAZIONI – Su questo film c’è in realtà poco da dire: un service per i fan della saga e un film godibile per i non, senza lode né infamia. La saga degli uomini in nero era partita alla grande: una sorta di servizi segreti intergalattici, il MIB, sorveglia il traffico di immigrazione degli alieni sulla terra, cercando di tenere ordine e anonimato ai terresti; gli alieni erano le più strane e buffe creature che si potevano vedere al cinema nel lontano ’97, esteticamente il film aveva un design degli oggetti e dei set moderno, per il tempo, che però strizzava moltissimo l’occhio al design futuristico degli anni ’50 (vedesi l’oggetto con cui i membri del MIB sparaflashano le persone, di ferro lucido con un unico grosso led rosso al centro)…insomma un gioiellino della fantascienza che fu accolto con lodi agli appassionati del genere e non, lanciando la moda degli “uomini in nero”.

Il secondo film fu di molto minore al primo: seppur di incassi non si lamentarono i produttori, il film era un cercar di rendere più esaltante l’esperienza del primo film, infarcendo questa seconda pellicola di eccessi visivi (fatti male) e situazioni troppo sopra le righe (senza mancare il far scendere la lacrimuccia ovviamente), facendo quasi passare il “tono” e le atmosfere fantascientifiche in secondo piano.

Questo terzo capitolo si trova nel mezzo: cerca di rendere la pellicola sempre più spettacolare (con riprese che provano ad essere mozzafiato come nella scena del tuffo dell’agente J dal palazzone) pero senza eccedere, cerca di far scendere la lacrimuccia mettendo in campo il travagliato passato del duro agente K, ma non vuole che lo spettatore si ritrovi a vedere Via col vento e quindi giù di azione. Ovviamente il tutto collegato da gag e battute che, a dirla tutta, non stanno male contando che fin dal primo MIB la coppia agente J/K si fondava sulla battuta.

PIACERÀ – ai fan della serie degli uomini in nero.

NON PIACERÀ – difficilmente MIB3 puo non piacere, nel senso che è il tipo di film che si lascia guardare nonostante le sue pecche e che ti lascia strappare qualche sorriso.

 

MAN IN BLACK III

REGIA Barry Sonnenfeld

SCENEGIATURA Etan Cohen

ANNO 2012

CON Will Smith, Tommy Lee Jones, Josh Brolin, Emma Tompson