UN “MARE” DI PROBLEMI – Il solo aumento del prezzo del gasolio, rincarato del 25 per cento, sta costando in media duemila euro in più a barca, mentre si fa sempre più grave la stretta creditizia delle banche. Il carburante incide fino alla metà dei costi di produzione e l’aumento delle quotazioni fatto registrare negli ultimi dodici mesi ha aggravato una situazione resa già difficile dal contemporaneo calo dei prezzi pagati ai pescatori. Un ulteriore fattore di crisi è poi rappresentato dal problema dal cosiddetto “credit crunch”, la stretta creditizia da parte delle banche. La quasi totalità degli istituti negli ultimi mesi ha ristretto gli affidamenti alle imprese del settore o di contro, ove possibile, ha elevato le garanzie. In questo modo, conclude Coldiretti ImpresaPesca Marche, si stanno limitando gli investimenti nella pesca e nell’acquacoltura e togliendo la liquidità necessaria alle stesse operazioni di ordinaria gestione commerciale.
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