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GROTTAMMARE – Venerdì scorso, presso la Sala Consiliare del Comune di Grottammare di è tenuto un convegno volto a rilanciare il commercio cittadino, individuando i provvedimenti probabili e indispensabili per risollevare l’economia della Perla dell’Adriatico. L’appuntamento, diretto dal consigliere comunale e assessore provinciale Filippo Olivieri, è stato organizzato dal gruppo Grottammare Attiva che nel corso della serata ha presentato alcuni suoi esponenti quali il presidente Serafino Bruni, Enzo Stramenga, Graziella Castelletti  e Giuseppe Marcozzi che hanno effettuato brevi interventi per esporre il proprio pensiero su quello che dovrà essere il futuro della città.

FILIPPO OLIVIERI – Durante il suo intervento iniziale ha illustrato un quadro della situazione non incoraggiante, esortando al tempo stesso tutti a lavorare per rinascere e crescere. “Grottammare – ha affermato Olivieri – è diventata una città solo sulla carta, almeno quando si parla di commercio. C’è un corso che è una nuda lastra bianca e che – lo vediamo quotidianamente – ospita in tutto una manciata persone nell’arco di un pomeriggio. Come si può pensare che le attività commerciali possano sopravvivere e che possano arrivare investitori in un quadro come questo?”. Proprio da questo interrogativo il consigliere ha voluto fornire delle potenziali soluzioni mettendo sul tavolo le proprie idee e quelle di alcuni degli addetti ai lavori che hanno preso la parola dopo di lui: strategia e marketing.

GLI ALTRI INTERVENTI – Ha preso la parola anche il vice presidente della Provincia Pasqualino Piunti per ricordare come la Perla dell’Adriatico fosse stata fino a quindici anni fa un polo turistico-commerciale. È intervenuto poi il responsabile Confcommercio Tullio Luciani che ha appunto passato in rassegna le principali mancanze dell’agglomerato urbano, dalle infrastrutture ai collegamenti autostradali, fino all’ambito e ancora assente porto turistico. Infine ha preso la parola il presidente provinciale della Confesercenti Bruno Tommaso Traini che ha esortato i commerciati a lavorare in maggiore sinergia, come ha specificato anche il presidente di Confindustria di Ascoli Bruno Bucciarelli. Le parole dell’assessore al commercio Cerare Carboni che hanno illustrato quanto finora fatto sono state criticate dalla platea per alcuni aspetti legati alla gestione di licenze e al trattamento del commercio in generale. Proprio nell’ambito di tale dibattito il presidente provinciale Confcommercio Igino Cacciatori, esperto proprio in materia di commercio nei centri storici, ha avallato le proposte di Olivieri sottolineando in termini tecnici la necessità di traslare le strategie dei centri commerciali artificiali in quelli naturali.