SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Al Museo della Civiltà Marinara nelle Marche, con il contributo del Ministero dei Beni culturali e la Fondazione Libero Bizzarri si ricorda il regista Vittorio De Seta; oggi, giovedì 19 aprile alle ore 16.30, presso la sede del museo avrà luogo un incontro, introdotto da Marina Mengarelli, per ricordare il grande maestro padre dei documentaristi scomparso nel novembre 2011 attraverso la proiezione dei suoi documentari, tipologia di pellicola di forte interesse nella nostra cittadina.
I DOCUMENTARI DI DE SETA – I documentari che ha realizza negli anni 1950, ambientati prevalentemente in Sicilia e Sardegna, descrivono con potente espressività i modi di vivere del proletariato meridionale e le dure condizioni di vita dei pescatori siciliani, dei minatori di zolfo nisseni, dei pastori della Barbagia. Tra questi cortometraggi il documentario Isola di fuoco, ambientato nelle isole Eolie, è stato premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1955. Documentari, film e nuove sceneggiature gli hanno aperto le porte del cinema e della televisione italiana di secondo Novecento, fino a quando è approdato alla Rai e coinvolto gli spettatori della nazione.
L’OMAGGIO – Vittorio De Seta vuole essere omaggiato e ricordato per il suo sguardo partecipe alla realtà che si sviluppa senza progresso, come può accadere per quelle realtà fortemente legate alla tradizione; le sue produzioni sono quindi una preziosa testimonianza di riti, usanze e saperi ormai scomparsi. La bellezze delle inquadrature, le innovazioni tecniche e l’eredità cinematografica fanno da cornice allo spaccato di storia e cultura popolare.