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ASCOLI PICENO – Si è tenuta ieri presso la sala dei Savi di Palazzo dei Capitani, la presentazione del progetto “Ascoli città europea dello sport 2014”. Oltre al sindaco Guido Castelli e all’assessore allo Sport Massimiliano Brugni, erano presenti le 145 associazione sportive cittadine. La concorrenza sarà agguerrita visto che inoltreranno domanda anche le città di Latina, Modena e Mantova.

LE MOTIVAZIONI – “La proposta di Ascoli città europea dello sport 2014 non è solo una questione di blasone o di prestigio, ma bensì una strada per ottenere dei finanziamenti in ambito sportivo di cui beneficerà tutta la città – dichiara il primo cittadino Castelli – A livello economico è un periodo difficile per tutti. Noi come amministrazione non vogliamo tagliare lo sport – prosegue il sindaco – ma abbiamo bisogno di una grossa mano da parte di tutte le associazioni sportive cittadine”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Castelli l’assessore Massimiliano Brugni: “Se la nostra proposta andasse in porto, ci sarebbe un ritorno economico non indifferente per Ascoli”. L’amministrazione comunale ha inoltre anticipato che l’8 settembre si terrà una sorta di Notte Bianca dedicata allo Sport.

IL PROGRAMMA – Nella giornata di mercoledì 2 maggio giungerà in città la commissione dell’Aces (Associazione Comuni Europei per lo Sport) che rimarrà sino al 4 maggio, per valutare la candidatura picena. Il 2 maggio nel primo pomeriggio la commissione visiterà tutti gli impianti sportivi cittadini. In serata verrà messo in scena uno spettacolo da parte di una delegazione della Quintana di Ascoli. Nella giornata del 3 maggio presso la sala della Ragione di Palazzo dei Capitani alle ore 11.30, verrà presentata ufficialmente la candidatura di “Ascoli città europea dello sport 2014”. Nell’occasione verrà proiettato uno spot pubblicitario della durata di 6 minuti dove si parlerà delle diverse realtà sportive picene.

I CRITERI DI VALUTAZIONE – Per ottenere il prestigioso riconoscimento, ci sono ovviamente dei criteri di valutazione. Si va dall’impiantistica all’associazionismo sportivo, fino ad arrivare all’integrazione verso il mondo delle disabilità. 

I PUNTI DI FORZA – L’assessore Brugni ha identificato i 3 punti di forza che dovrebbero dare ad Ascoli buone chances di diventare città europea dello sport. Il primo riguarda il volontariato all’interno del mondo sportivo, che ad Ascoli vanta numeri importanti. Il secondo è di natura prettamente economica, visto che la città delle cento torri applica le tariffe più basse d’Italia per usufruire delle strutture sportive. Terzo ed ultimo è quello di far conoscere la Quintana, che fa parte della Federazione Sportiva Giochi Storici. Al momento l’unica città italiana a fregiarsi del titolo di città europea dello sport è Pescara.