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ASCOLI PICENO – Il Protocollo d’intesa sul Welfare firmato stamane tocca diversi ambiti: famiglia, sociale, anziani, disabilità e minori. Riportiamo l’intero testo del provvedimento. 

– Area Anziani:

Prevenzione della non autosufficienza, miglioramento del livello di qualità nell’assistenza degli anziani nelle strutture residenziali protette, assistenza domiciliare (SAD), assistenza domiciliare integrata (ADI), sarà realizzato nel corso dell’anno 2012 il Centro Alzheimer presso la casa cantoniera di Monticelli. Con l’impegno di favorire, attraverso la cooperazione con la Zona Territoriale competente, una sempre maggiore integrazione tra le suddette attività. Attivazione e monitoraggio delle politiche di erogazione dell’assegno di cura; iniziative dirette alla domiciliazione dei farmaci per soggetti con particolari necessità; incentivazione della qualità della vita anche attraverso l’orticoltura e lo stimolo dei rapporti intergenerazionali (progetto pedibus e ciclobus), .

– Area Minori:

Nidi d’Infanzia, Centri di aggregazione adolescenti, asili familiari, ludoteche, centri di ascolto e attività di prevenzione del disagio giovanile. Servizi Domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari, Servizi di sostegno alle funzioni genitoriali, affidamento familiare;

– Area Disabilità:

Assistenza scolastica per autonomia e comunicazione, servizio trasporto, borse lavoro e tirocini formativi, servizio sollievo.

Le parti convengono sull’esigenza di un confronto con l’ASUR territoriale affinché si possa conseguire una migliore integrazione tra il sociale e il sanitario che consenta l’accessibilità a prestazioni di qualità.

Con il confronto che dovrà realizzarsi a livello di distretto/ambito sociale, verranno inoltre approfondite, anche per il 2012, le modalità attuative degli interventi derivanti dai trasferimenti aggiuntivi previsti dall’accordo Regione-sindacati del 19/09/2008 in materia di non-autosufficienza, fermo restando l’utilizzo incrementale di tali risorse rispetto a quelle attualmente impegnate nelle attività di sostegno alla non-autosufficienza.

Si dovrà tendere ad uno sviluppo sostenibile fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente, limitando in modo rigoroso il consumo del suolo (ad eccezione per l’edilizia convenzionata e popolare) puntando sul recupero e sul riuso abitativo del centro storico, delle ex aree industriali dismesse o comunque del già costruito, nonché sulla valorizzazione delle frazioni.

Realizzare un aumento del verde urbano in quelle aree ancora libere da insediamenti urbani e una migliore manutenzione dell’esistente. Si dovrà implementare la messa a dimora di alberi per una sana e ottimale vita cittadina, per mitigare l’inquinamento, l’erosione del suolo e per assicurare una funzione termoregolatrice. Particolare attenzione sarà rivolta anche alla sistemazione delle sponde dei fiumi e allo sviluppo di iniziative per la mobilità dolce e sostenibile (piste ciclabili, noleggio di biciclette pubbliche, percorsi pedonali protetti ecc.).

Si dovranno realizzare le linee guida di un piano casa comunale per la realizzazione di iniziative di edilizia popolare e convenzionata e, più in generale di housing sociale, favorendo la formazione di un contesto abitativo e sociale dignitoso, costituito da edilizia popolare, convenzionata e privata, con particolare attenzione alle giovani coppie e agli anziani;

Prevedere incentivi alla qualità, alla bio-architettura e al risparmio energetico nell’edilizia abitativa.

Continuare nella progressiva istallazione di pannelli fotovoltaici sugli immobili di proprietà del Comune ricadenti in aree compatibili.

Sviluppare e incrementare l’utilizzo delle fonti rinnovabili e incentivare il risparmio energetico con iniziative volte a sensibilizzare i cittadini.

L’amministrazione si impegna, tramite Ascoli Servizi, alla trasformazione dell’attuale illuminazione pubblica attraverso moderni sistemi che consentano il risparmio energetico e la riduzione dei costi di gestione.

Attenzione particolare dovrà essere rivolta alla mobilità e alla sosta per ottenere una riduzione dell’inquinamento e una facilitazione motoria per bambini e disabili.

L’amministrazione si impegna a superare l’attuale sistema dei parcheggi procedendo verso una soluzione che consenta una sensibile diminuzione delle tariffe.

Con successivi incontri verranno discussi interventi tendenti a sviluppare, come la città merita, il turismo, che può essere una delle risposte alla grave crisi occupazionale che investe il nostro territorio;

Inoltre i processi di crescente fragilità sociale che investono la nostra comunità, aggravati ulteriormente dall’impoverimento generale causato dalla crisi economica mondiale, richiedono l’elaborazione di strategie d’intervento sociale capaci di svolgere un ruolo non solo di sostegno in situazioni di immediato bisogno, ma anche di accompagnamento, orientamento, reinserimento lavorativo e abitativo, supporto nei compiti di cura e aiuto alla famiglia.

Si conviene che lo stato sociale è fattore fondamentale per l’affermazione delle tutele e dei diritti e fattore attivo per il superamento della crisi e per uno sviluppo di qualità, per questi motivi si dovrà garantire un livello di spesa sociale adeguato a garantire ai beneficiari prestazioni di qualità superiore a quelle erogate nell’anno precedente.

Inoltre:

Verrà valutata, sulla base del quadro finanziario, la possibilità di costituire un fondo sviluppare iniziative in favore di lavoratori licenziati, lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni e lavoratori in mobilità. Tra le predette iniziative si indica sin da ora, in termini preferenziale, quella diretta ad integrare il fondo regionale di sostegno agli affitti o quello a favore delle famiglie in situazione di disagio. L’amministrazione si impegnerà ad avviare un confronto specifico con l’Amministrazione Provinciale per agevolare percorsi di aggiornamento professionale e un eventuale reinserimento nel mondo del lavoro.

In fase di assestamento di bilancio, le parti si impegnano a valutare la sussistenza o meno delle condizioni necessarie per lo stanziamento di ulteriori risorse per contributi o agevolazioni fiscali e tariffarie ai lavoratori licenziati, o collocati in cassa integrazione guadagni o in mobilità.

Per consentire l’accesso ai servizi a quelle persone o famiglie che subiscono una riduzione di reddito dovuta alla cassa integrazione, alla mobilità, all’indennità di disoccupazione o al licenziamento senza indennità, si dovranno utilizzare strumenti e modalità che facciano riferimento, anziché alla dichiarazione ISEE standard, al reddito realmente percepito a causa della mutata condizione di lavoro intervenuta, individuando modalità applicative che consentano di tutelare in tempo reale i soggetti suddetti.

A fronte di un sistema di welfare che per disporre delle risorse necessarie non può che chiedere ai cittadini di compartecipare alla copertura del costo dei servizi, va pretesa una progressività marcata per ogni sistema tariffario, affinché la netta divaricazione dei redditi consenta una maggiore equità nell’accesso ai servizi. L’utilizzo dello strumento Isee, che potrebbe essere riparametrato in relazione alla composizione del nucleo familiare (Isee lineare), deve essere generalizzato ed il sistema tariffario deve assicurare una progressività piena, che vada dalla totale esenzione, sino alla totale copertura del costo del servizio

Sulla base di quanto premesso, per reperire le risorse necessarie, le parti concordano quanto segue:

La riduzione della spesa amministrativa comunale, ove risulti gravata da elevati e ingiustificati costi della burocrazia e della politica, in questa prospettiva sono da sostenere tutti i processi di integrazione, di gestione associata dei servizi, del superamento di doppioni e sovrapposizioni, della semplificazione degli adempimenti burocratici;

Riorganizzazione di tutti i settori della macchina burocratica, anche attraverso l’implementazione del sistema informatico, ricercando il pieno, motivato e consapevole coinvolgimento del personale, per incrementare l’efficacia e l’efficienza, privilegiando il lavoro su progetto.

L’applicazione della procedura del controllo di gestione al fine di verificare costantemente lo stato di attuazione degli obiettivi programmati, e attraverso l’analisi delle risorse impiegate e la comparazione tra i costi e la quantità e la qualità dei servizi offerti, si possa misurare la funzionalità dell’organizzazione, l’efficienza, l’efficacia e la economicità.

Il rinvio di tutte quelle spese che non presentano carattere prioritario e/o di estrema urgenza;

Il monitoraggio costante del patrimonio pubblico comunale per rivalutarne la redditività. Per i lasciti, il rispetto delle finalità previste.

Si ritiene opportuno che gli strumenti di contrasto dell’evasione vengano posti in pratica con vigore e tempestività, per recuperare una parte sempre più consistente dell’ evasione fiscale e contributiva, evitando di pensare che questo sia compito esclusivo degli apparati statali e del Governo. E’ interesse vitale di tutte le istituzioni e di chi paga sino in fondo, aprire una guerra senza quartiere a questa distrazione di risorse pubbliche. Non sono accettabili tagli ai servizi o aumenti di tariffe se manca una lotta durissima a chi evade. A tal proposito riveste grande importanza l’istituzione del gruppo di lavoro comunale che dovrà sviluppare un sistema di interscambio informativo tra Comune, Enti ed istituzioni in possesso di banche dati, per consentire, attraverso l’incrocio degli stessi dati, una più puntuale verifica della situazione reddituale e patrimoniale, anche per i richiedenti di prestazioni e di servizi.

Sarà applicata, in maniera rigorosa, la normativa che riguarda l’imposta comunale sugli immobili (IMU), anche in base alle interpretazioni date da alcune sentenze.

L’Amministrazione Comunale si impegna, in sede di modulazione delle aliquote IMU a tutelare la proprietà dell’abitazione principale e a riconoscere sgravi gli anziani pensionati con basso reddito. Detto impegno verrà comunicato specificamente alle parti sindacali prima dell’approvazione del bilancio di previsione.

Il controllo sulla cartellonistica pubblicitaria, sull’occupazione del suolo pubblico, ecc. sarà intensificato per evitare abusi e evasione. Si dovrà regolamentare, con possibile tassazione, l’uso del sottosuolo da parte di Enti o società che erogano servizi.

Le risorse derivanti dal recupero delle varie evasioni e/o elusioni dovranno garantire, prioritariamente, la salvaguardia delle tutele sociali.

Le risorse destinate agli assessorati verranno erogate in base a progetti preventivamente presentati e non in base alla spesa storica. Fermo restando il mantenimento o, ove possibile, l’incremento del livello delle prestazioni sociali.

Si coinvolgeranno le Associazione di volontariato ed, in genere il terzo settore, per lo svolgimento di alcuni servizi, attraverso logiche di sussidiarietà che dovranno incrementare, senza sostituire, il complesso dei servizi erogati dall’amministrazione comunale.

Le parti, dopo il risultato del referendum del 12 e 13 giugno 2011 convengono, con più convinzione, che l’acqua è un bene comune che appartiene a tutti. Che l’accesso all’acqua è un diritto umano, universale e inalienabile. La proprietà, il governo ed il controllo politico dell’acqua devono restare pubblici.

L’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni Sindacali si impegnano, per conferire sistematicità al confronto, a dare prosecuzione al tavolo di concertazione sui temi oggetto dell’accordo, prevedendo specifiche sessioni per accompagnare gli assestamenti di bilancio, condividendo le eventuali evoluzioni in materia di servizi sociali; si impegnano inoltre a programmare un ulteriore incontro da effettuarsi entro il 30 ottobre 2012 per la verifica del presente accordo.