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Si tengono oggi le lezioni legislative in Birmania, ma non saranno davvero democratiche. Aung San Suu Kyi ne è sicura, soprattutto guardando le irregolarità della campagna elettorale degli ultimi mesi. L’Orchidea d’acciaio non intende però fermarsi, e non si lascerà di certo frenare dalle intimidazioni e dai brogli del regime militare. Non lei, che ha saputo resistere a più di 20 anni di arresti domiciliari nella sua casa sul lago Inya. Il Premio Nobel per la pace è a capo della Lega Nazionale per la Democrazia (LND) e si presenterà come candidata a queste elezioni parziali che, sebbene rappresentino un passo importante per la Birmania, poco cambieranno dal punto di vista politico, visto che sono in palio solo 45 seggi su un totale di 1600. L’obiettivo restano le elezioni nazionali che si terranno nel 2015