SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La vice-presidente del Consiglio comunale, Giulietta Capriotti, torna sulla costruzione di una struttura ospedaliera unica per l’Area Vasta n. 5. “Creare un’unica struttura governata da un’azienda ospedaliera Marche Sud reputo sia l’obiettivo da perseguire affinché il territorio Piceno veda rispettata la propria dignità alla pari di tutti gli altri della Regione e perché in un momento di grossa crisi economica razionalizzare le risorse, migliorando la qualità dei servizi, è un imperativo categorico per la sanità”.
I DUBBI – “Certo è che di ospedale unico non si può solo parlare senza tener conto dei passaggi propedeutici, ovvero la concretizzazione della struttura non può prescindere dall’integrazione dei servizi tra Ascoli e San Benedetto. Forse la politica, una volta assolto il compito di rappresentare istanze per il territorio e i cittadini, dovrebbe lasciare i tecnici del settore liberi di lavorare con serenità ai primi importanti traguardi – potenziamento dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio, nomina dei primari mancanti, mancanza di personale medico e paramedico, maggiori tutele per il personale amministrativo – che il territorio aspetta ormai da troppo tempo. Creare un’unica struttura governata da un’azienda ospedaliera Marche Sud reputo sia l’obiettivo da perseguire affinché il territorio Piceno veda rispettata la propria dignità alla pari di tutti gli altri della Regione e perché in un momento di grossa crisi economica razionalizzare le risorse, migliorando la qualità dei servizi, è un imperativo categorico per la sanità. Penso in particolare che sia il modo migliore per dare adeguate risposte agli utenti che ogni giorno si recano nei due ospedali di Ascoli e San Benedetto o nei tanti presidi sanitari presenti sul territorio, spesso provenendo anche dalla vicina Regione Abruzzo o dalla Provincia di Fermo, chiedendo servizi e specializzazioni sempre più all’avanguardia.