John Carter, il protagonista del film, è un veterano della guerra di secessione americana e ricercatore d’oro che viene improvvisamente catapultato su Marte. Il pianeta risulta essere una distesa di deserto abitato da alieni barbari, verdi e alti tre metri che cercano di sopravvivere alle condizioni ambientali divenute inospitali a causa dell’età avanzata del pianeta stesso. Lungo il suo cammino John Carter incontrerà la principessa Dejah Toris e verrà a conoscenza di un’antica rivalità tra due diverse razze.
CONSIDERAZIONI – Il John Carter di Stanton, regista degli acclamati WALL°E, A Bug’s Life e Alla ricerca di Nemo, risulta un film davvero ben riuscito, che ha il suo punto di forza sull’apparato visivo. Si presentano, infatti, molto curati il characters design dei personaggi, molto dettagliati soprattutto nell’abbigliamento, e gli effetti speciali di cui Stanton non è di certo a digiuno. Anche la regia svolge il suo dovere mostrando, nelle scene d’azione, movimenti di macchina veloci ed estremi al limite della vertigine, travolgendo lo spettatore. In tutto questo, purtroppo, non funziona l’elemento che nelle grandi produzioni americane funziona sempre meno: la sceneggiatura. Lo script infatti è forte ma sviluppato con debolezza lasciando spazi a scene poco convincenti e a volte troppo lente che vengono, però, risollevate da scene d’azione, facendo cadere il film in un vortice di stereotipi dei più classici. Altro punto dolente è che il film risente di un atmosfera da cartone, per bambini, non rispecchiando appieno l’epicità del libro di Burroughs, pur riproponendone le vicende. In conclusione Joh Carter è un buon film d’avventura ben confezionato e avvincente, superiore a molti suoi coetanei, ma che non porta aria nuova al genere di film a cui appartiene.
PIACERÀ – a chi vuol vedere un buon film d’avventura/azione ben fatto e, finalmente, avvincente.
NON PIACERÀ – a chi nutre l’aspettativa di una trasposizione fedele dei libri di Burroughs e a chi si aspetta un film d’avventura innovativo nella trama.