TERAMO – ll gup di Teramo Marina Tommolini ha ammesso il rito abbreviato per Salvatore Parolisi, accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea. Il giudice ha così accolto la richiesta della difesa. Il caporalmaggiore è accusato di aver ucciso il 18 aprile 2011 con 35 coltellate la moglie, il cui corpo fu trovato due giorni dopo nel boschetto di Ripe di Civitella del tronto (Teramo). Sdegno erabbia espresso dalla famiglia della vittima.
PAROLISI NON PARLA IN AULA – Salvatore Parolisi non ha voluto rilasciare dichiarazioni nel corso dell’udienza. Lo si è appreso dai legali della famiglia Rea quando sono usciti, dieci minuti dopo la conclusione dell’udienza. Alla fine del dibattimento il Gup ha chiesto a Parolisi se volesse fare delle dichiarazioni e questi ha risposto di no. L’avvocato dei Rea, Mauro Gionni, ha detto: “rispettiamo la decisione del Gup, ma non la condividiamo assolutamente”.
UDIENZA NUOVA PERIZIA – Il Gup di Teramo Marina Tommolini ha fissato al 30 aprile l’udienza per il conferimento degli incarichi ai periti Gianluca Bruno (medico legale) e Sara Gino (genetista), entrambi di Torino. Lo svolgimento della nuova perizia era la condizione alla quale era subordinata la richiesta del giudizio abbreviato, che è stata accolta.
LA RABBIA DELLA FAMIGLIA REA – “E’ Salvatore l’unico assassino di mia sorella”: lo afferma senza esitazione il fratello, Michele uscendo dall’aula. “Lo ritengo l’unico assassino dopo aver letto tutte le carte processuali e per quello che ha fatto dopo il delitto. Non ho alcun dubbio – Il suo comportamento odierno lo conferma”. “Salvatore è un vigliacco, non ha avuto né il coraggio di guardarmi in faccia né di parlare”: queste le parole di Salvatore Rea padre di Melania. “Ormai per me è finito – ha aggiunto – in tutto il tempo che è stato qui dentro era seduto dandoci le spalle e non ha avuto il coraggio di girarsi. E’ un vigliacco”.