ANCONA – – Guadagnano il 7 per cento meno degli uomini, che diventa il 16 per cento tra gli impiegati e il 15 per cento tra gli operai. Credito più caro per le donne imprenditrici. Sono figlie di un dio minore e guadagnano in media il 7 per cento in meno degli uomini. La busta paga delle 280 mila lavoratrici marchigiane è più leggera rispetto a quella media dei 365 mila lavoratori uomini.
IMPRESE IN ROSA? LA BANCA NON AIUTA – Essere donna è penalizzante soprattutto tra gli impiegati, dove il divario salariale è del 16 per cento, e tra gli operai dove la busta paga femminile è più bassa del 15 per cento mentre le donne dirigenti guadagnano solo il 2 per cento in meno dei loro colleghi maschi.Sempre più donne, è stato detto al convegno Cna, sono invece le donne che decidono di avviare un’attività autonoma: un’impresa su quattro nelle Marche ha come titolare una donna. Ma paradossalmente le imprese in rosa, vengono applicati i maggiori tassi d’interesse che sono in media dello 0,3 per cento in più e come non bastasse se l’impresa femminile è garantita da un’altra donna, i tassi d’interesse sono più alti dello 0,6 per cento. In altre parole, una donna garantita da un’altra donna è considerata dalle banche il peggior cliente in assoluto! Le donne, una risorsa preziosa, ha dichiarato Giorgio Aguzzi vicepresidente della Cna nazionale, ” investe con convinzione la Cna attraverso l’attività di Cna Impresa Donna, in tutte le sue articolazioni territoriali, per rafforzare le politiche e gli strumenti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. Fin’ ora vincente si è dimostrato lo strumento del prestito d’ onore.
IL PRESIDENTE ALBERTO BARILARI – “In un contesto del genere” ha dichiarato Alberto Barilari presidente di Fidimpresa Marche “il ruolo dei Confidi è fondamentale. Fidimpresa Marche è in prima fila nel garantire il credito alle imprese dirette da donne. Noi abbiamo 3.101 imprese nostre associate con titolare una donna. Nel 2011 abbiamo deliberato 577 pratiche di finanziamento alle imprese femminili, per un importo erogato di 14 milioni di euro e 5 milioni di credito garantito. “Tra l’altro investire sulle donne conviene” perché “ha sostenuto Renato Picciaiola presidente Cna Marche “le imprese guidate da una donna, con un alto numero di manager donne o con una forte presenza femminile, fanno registrare profitti più alti alla media e sono più solide delle aziende concorrenti”.