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A partire da ieri, 1 marzo, il colosso dei motori di ricerca Google ha attuato delle modifiche riguardo alla sua privacy policy. Le varie normative che regolavano il trattamento dei dati degli utenti da parte di Google sono state semplificate e ridotte ad una sola, più breve e maggiormente comprensibile. In questo modo, Google potrà raccogliere i propri servizi (come Gmail o YouTube) in un unico ecosistema di informazioni ed abitudini personali riconoscendo quindi gli utenti in qualsiasi ambito si muovano per compiere ricerche online.

COSA CAMBIA – Tali modifiche, però, sembrano destare preoccupazione nell’Unione Europa, che ha espresso perplessità circa il nuovo regolamento ed ha sottolineato la cosa al gran colosso di Mountain View. Sono state avanzate critiche anche dalla CNIL (Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés francese), dalla vice presidente della Commissione Europea Viviane Redding, e dal presidente dell’Autorità Garante per la Privacy Francesco Pizzetti. Sembra infatti che la nuova normativa non rispetti pienamente i requisiti della Direttiva Europea sulla protezione dei dati, oltre ad essere di difficile comprensione per un utente medio, che si ritroverebbe quindi a dare un consenso non completamente consapevole. Mentre aspettiamo i risvolti della vicenda, possiamo intanto almeno leggere la nuova privacy policy ed informarci sulle modifiche che ci riguardano direttamente.