Continua, sotto gli occhi di tutti, la violenta repressione del governo cinese verso i dissidenti del Tibet. Questa volta a farne le spese è stato uno scrittore della regione di Serthar, Gangkye Drubpa Kyab. Secondo il sito d’informazione Voice of Tibet, con sede in Norvegia, lo scrittore sarebbe stato prelevato da casa sua la settimana scorsa da oltre 20 agenti della polizia cinese. Da allora non si hanno più sue notizie, e le autorità locali negano di sapere qualcosa sul caso.
LA SITUAZIONE – Nella contea occidentale di Serthar, il mese scorso si sono verificati scontri tra manifestanti tibetani e forze di sicurezza e almeno due tibetani sono rimasti uccisi. Ma in tutto il Tibet, solo nell’ultimo mese oltre 20 persone, perlopiù monaci ed ex monaci, si sono date fuoco in segno di protesta contro i metodi di repressione del governo di Pechino, con una conseguente intensificazione dei controlli da parte delle forze di sicurezza.