Oltre 70mila vittime ogni anno per attacco cardiaco. In una situazione del genere, la corsa contro il tempo per salvare una vita intervenendo con una manovra di rianimazione cardiopolmonare non può tardare oltre i cinque minuti, in caso contrario il rischio di morire o portare gravi danni al cervello aumenta del 10 per cento ogni sessanta secondi. Ma quanti tra noi saprebbero cosa in caso di emergenza e quanti sono capaci di eseguire il massaggio cardiaco in caso di arresto cardiaco?
Un registro nazionale vero e proprio non esiste, anche se dai dati dei Sistemi 118, della Croce Rossa (che da sola ha 80 mila volontari abilitati) e delle associazioni di volontariato più impegnate su questo fronte sembrerebbero centinaia di migliaia. Eppure, massaggio cardiaco e ventilazione non sono manovre impossibili e non bisogna avere paura di farle. Naturalmente, la formazione è fondamentale.