MONTALTO – Sarà presentato presso il Nuovo Teatro Comunale (davanti al Monastero delle Clarisse) di Montalto sabato prossimo, 3 agosto alle 19 il libro “Cinque petali e un delitto” di Franco Emidi. Il romanzo si inserisce in un ampio progetto umanitario e prende le mosse da studi sul territorio, nella seconda metà del Cinquecento, che nel 1992 produssero il titolo La Zecca Pontificia a Montalto e nel 2002 una seconda pubblicazione Le Medaglie di Sisto V della Collezione Grisostomi di Fermo entrambe edite a cura del Rotary Club a sostegno della realizzazione dell’Ospedale Italo Zambiano di Lusaka.
Emidio Grisostomi, medico chirurgo e libero docente in Clinica ortopedica, scriveva nella Premessa: “Il nostro Club sta portando avanti un’opera umanitaria: l’apertura di un ospedale per la cura di bambini handicappati nello Zambia, in Africa, dove l’assistenza sanitaria è quasi inesistente per carenza di strutture ospedaliere. L’ospedale venne inaugurato il 3 luglio 1999 dal Vice-Presidente della Repubblica dello Zambia”. A distanza di dieci anni, il volume sulle medaglie sistine riportava in apertura una foto dello Zambian-Italian Orthopaedic Hospital di Lusaka, già operante. Cinque petali e un delitto vuole accompagnare l’ulteriore progetto teso alla istituzione di un Servizio di Cardiochirurgia Infantile.
Il libro tratta di vicende in forma di romanzo, riferite al periodo 1590-1598, inserite in un contesto storico vero. L’azione si svolge tra Montalto, dove esisteva una organizzazione stabile e definita del potere e di amministrazione della giustizia, (Presidato Sistino) e la zona montana della catena dei Sibillini dove i rapporti umani erano regolati da antiche consuetudini e i ritmi di vita scanditi dal contatto quotidiano con le greggi e la natura. I personaggi si muovono in una realtà percorsa dal banditismo che tende a riemergere dopo la decisa azione di contrasto attuata da Sisto V, mentre le popolazioni sono messe a dura prova da carestie ricorrenti, a seguito di stagioni agrarie disastrose. Intanto la presenza di una Zecca ancora per poco attiva nel vecchio incasato di Montalto induce a frodi in campo monetario, severamente punite, in applicazione di quanto stabilito da rubriche dedicate presenti nel Libro degli Statuti. Ne emerge un’economia di sopravvivenza alimentata nella zona montana dalle risorse boschive e dallo sfruttamento dei pascoli, mentre diffusamente l’ombra dell’usura tende ad avvelenare i rapporti umani e non è infrequente il ricorso a pratiche di magia per interpretare particolari momenti del vivere quotidiano.